#35

 

LA STIRPE DI HULK

 

PARTE PRIMA

 

FIGLI E AMANTI[1]

 

Di Carlo Monni

(con il contributo di idee, concetti e personaggi di Mickey e Fabio Volino)

 

 

1.

           

 

            Da qualche parte in Europa, oggi. Clay Quartermain apre gli occhi e si guarda intorno confuso. Ricorda di essere stato fatto prigioniero dal pazzoide chiamato Tyrannus e di essere stato legato ad una sedia, nudo ed apparentemente indifeso.[2] Da lì in avanti i ricordi si fanno confusi.

            Una cosa è certa: non è più legato e non è nemmeno più nella cantina della villa di Tyrannus in Costa Azzurra. È ancora nudo, però, anche se in un letto dalle lenzuola di seta e in una stanza ben arredata.

            E non è solo: c’è una donna sdraiata accanto a lui, nuda anche lei, una donna che conosce bene e che ora volta la testa verso di lui.

-Ciao, Clay.- gli dice Betty Ross con un largo sorriso.

            Clay Quartermain si sente come se l’intero universo gli fosse appena caduto sulla testa.

 

            New Mexico, Stati Uniti, ieri. Bruce Banner, meglio noto come l’Incredibile Hulk, ha un tono decisamente serio mentre dice:

-Ho deciso di riassumere il comando del Pantheon con effetto immediato. Quando saremo al vostro quartier generale radunerò tutti gli altri e li informerò della nuova situazione.-

-E se noi non fossimo d’accordo?- ribatte quello chiamato Paride, biondo, occhi azzurri, abito bianco di sartoria.

-Mi spiace ma il dissenso non è contemplato.- ribatte Bruce.

-E se neanche questo mi andasse bene?-

-Ti butterei giù dall’aereo e senza pensarci due volte.-

-Sei cambiato, Banner.- interviene Ulisse, alto, folta barba e capelli rossi, fisico muscoloso.

-In meglio, dal mio punto di  vista.- replica Hulk.

            In disparte lo psichiatra superumano dai lunghi capelli verdi di nome Leonard Samson osserva e medita. Che Robert Bruce Banner sia cambiato è indiscutibile ma che sia un miglioramento come sostiene lui, Samson ne è tutt’altro che convinto.

 

            Salt Lake City, Utah, oggi. Tecnicamente è la scena del crimine ma il Detective Jacob Raven trova che il termine più appropriato sia mattatoio. Stavolta i corpi smembrati sono almeno cinque. Raven guarda i due agenti del F.B.S.A. che lo assistono come consulenti; non sembrano affatto turbati dalla vista che si presenta loro.

            L’afroamericano robusto e dal cranio rasato che si è presentato come Pratt maneggia uno strano apparecchio ed infine dice:

-Come sospettavo: residui di radiazioni gamma. L’assassino che cerchiamo è davvero un gammairradiato.-

-Uno che conosciamo?- chiede l’Agente Sandra Verdugo

            Raven deve ammettere che quella donna lo mette a disagio. Non veste come una tipica agente federale, diversamente dal suo collega. Indossa una camicetta annodata all’altezza del seno ed un paio di aderentissimi shorts ed è evidente che non porta il reggiseno e probabilmente nemmeno le mutandine.

            Il Detective imputa il suo disagio alla sua rigida educazione mormone ma ha comunque la precisa sensazione che la donna usi deliberatamente il suo sex appeal come una sorta di arma aggiuntiva.

            La voce di Pratt lo riporta alla realtà:

-La sua firma energetica non è nei nostri database. È uno nuovo.-

            Un soggetto sconosciuto forte almeno come Hulk e completamente pazzo. Raven sente un brivido corrergli lungo la schiena.

 

 

2.

 

 

            New Mexico, Stati Uniti, oggi. La cittadina di Hartsdale è solo un puntino sulla carta geografica e sarebbe di scarso interesse per chiunque, se non fosse la sede della multinazionale chiamata Firehart Enterprises, un conglomerato che ha interessi in tutto il mondo. Una delle cose che rende questa società degna di interesse è che il suo fondatore e C.E.O.[3] è quello che oggi viene chiamato un Nativo Americano,di pura discendenza Apache per essere esatti. La cosa è degna di nota perché rovescia lo stereotipo dell’Indiano tramandato dai film e da altre opere di fantasia.

            Thomas Firehart è un bell’uomo dal fisico atletico e sguardo penetrante. Ama i vestiti fatti su misura e quando viaggia preferisce alloggiare nei migliori hotel. È dotato di un certo carisma e di quello che viene spesso definito magnetismo animale, una definizione decisamente adatta se si pensa che non è solo un uomo d’affari ma nasconde un segreto noto solo a pochi selezionati, tra cui c’è anche il suo braccio destro, una bella donna dal fisico snello e lunghi capelli neri il cui nome è Jenna Taylor, che appartiene anche lei a quella razza di fieri guerrieri che un tempo avevano il loro territorio in quelli che oggi sono gli Stati di Arizona e New Mexico.

            Entrambi sono nell’ufficio di lui e guardano un notiziario.

<<… ancora nessun indizio sugli efferati delitti avvenuti lungo il confine tra New Mexico e Utah. I corpi di due uomini e tre donne trovati orrendamente smembrati. Potrebbe esserci un collegamento con una serie di analoghi delitti avvenuti di recente a Salt Lake City. Fonti autorevoli dicono che potrebbe essere opera di un serial killer superumano.>>

-So cosa stai pensando.- dice Jenna.

-Davvero?- ribatte Firehart -Mi conosci davvero bene allora.-

-Meglio di chiunque altro ma non me ne vanto.-

            Firehart si alza in piedi, si sfila la giacca e comincia a slacciarsi la camicia.

-In un altro momento vederti spogliare mi farebbe piacere…- commenta Jenna -… ma temo che tu abbia intenzioni molto diverse dal darci da fare sul divano.-

-Avremo tempo per quello.- replica Thomas -Ora è il momento di allertare i Rangers.-

            Il suo corpo comincia a mutare e la sua pelle diviene fulva mentre il suo cranio si deforma assumendo le fattezze di un grosso felino. Thomas Firehart è divenuto Puma.

 

            Da qualche parte in Europa, oggi. Clay Quartermain si veste con calma cercando di mettere ordine nei suoi pensieri, cosa non facilissima in queste circostanze.

            La testa gli si è ormai schiarita ed ora ricorda praticamente tutto della notte precedente, forse anche troppo per il suo bene.

            Betty Ross esce dal vicino bagno e senza mostrare il minimo imbarazzo si sfila l’accappatoio. E comincia ad indossare il suo attillato costume nero sgambato e senza maniche.

-Sei pronto per quello che dobbiamo fare, tesoro?- chiede al suo partner.

-Lo sono…- replica Clay -… sempre che tu abbia detto la verità.-

-Ancora non ti fidi di me… dopo quello che ho fatto per te? Dopo stanotte?-

-Sei cambiata, Betty, lo hai detto tu stessa, e non parlo solo delle tue trasformazioni fisiche. La Betty Ross che conoscevo non… non si sarebbe mai comportata come hai fatto tu stanotte.-

-E che ne sai? Magari mi sono solo liberata di un po’ di sciocche inibizioni.-

-Non è il momento di discuterne.- taglia corto Quartermain –Se quel che hai detto è vero , non ci rimane molto tempo per fermare Tyrannus… sempre che non abbia cambiato i suoi piani nel frattempo.-

            Un’eventualità che l’Agente dello S.H.I.E.L.D. non può affatto escludere.

 

            Base Gamma, New Mexico, oggi. Caiera, detta l’Impetuosa, appartenente alla casta dei Guerrieri Ombra del lontano pianeta Sakaar, si guarda intorno. Questa struttura è imponente, deve ammetterlo.

-Ti piace questo posto?- le chiede Rick Jones.

-Non ho molta altra scelta se non farmelo piacere.- replica l’aliena -Né io né i miei compagni nei Fratelli di Guerra possiamo tornare nel nostro pianeta o meglio in quel che ne rimane, quindi dobbiamo adattarci a rimanere qui. Il tuo amico Bruce Banner dice che stando al suo fianco avremo nuove sfide degne delle nostre capacità.-

-Non ne dubito. Mi chiedo solo: è questo che vuoi, che volete tutti voi?-

-Sono una guerriera, Rick Jones, è per questo che sono stata addestrata sin dalla mia nascita. Senza sfide, senza combattere, un guerriero avvizzisce e muore.-

-E per questo seguiresti chiunque ti indicasse una guerra da combattere senza chiederti se sia giusta o meno?-

-Non ti capisco, Rick Jones, ero convinta che tu fossi un amico leale del guerriero verde che voi terrestri chiamate Hulk, eppure sento nelle tue parole una critica alle sue azioni.-

-Proprio perché sono suo amico, mi preoccupo di quel che fa. Qualcuno deve badare al suo bene anche se lui stesso non lo fa.- è la risposta di Rick.

 

 

3.

 

 

,           Villa di Tiberio Ranno, Costa Azzurra, Francia, ieri. Clay Quartermain si è già trovato in grossi guai, probabilmente peggiori di questo, ma deve ammettere che essere completamente nudo e legato ad una sedia alla mercé dello psicopatico megalomane che si fa chiamare Tyrannus non è affatto piacevole, specie dopo che, rivolgendosi alla sua compagna, la rediviva Betty  Ross, ha detto:

-Oh, basta con queste stupidaggini. Io dico che ti sei divertita abbastanza, Betty. Adesso facciamola finita ed uccidiamolo.-

            Betty Ross fa una smorfia e replica:

-Spiacente, ma non posso fartelo fare.-

            Sotto gli occhi stupefatti di Clay si trasforma in una gigantessa verde da far invidia a She-Hulk e sferra a Tyrannus un colpo che lo stende immediatamente, quindi si rivolge al biondo agente:

-Non potevo davvero lasciare che ti uccidesse, tesoro.-

-Tu… cosa…?- balbetta Clay, che fatica ad accettare la situazione.

-Non c’è tempo per le spiegazioni adesso. Lì ci sono i tuoi abiti, rivestiti che dobbiamo andarcene alla svelta. È quasi un peccato perché la risposta è sì.-

-La risposta a cosa?-

-Se mi piace quello che vedo- risponde Betty con un sorriso ammiccante.

            Quartermain scrolla le spalle e si veste rapidamente. Controlla il suo equipaggiamento e poi dice:

-Possiamo andare.-

-Seguimi!- ordina, perentoria, Betty.

            Escono all’aperto e Clay continua ad essere guardingo.

-Dov’è finito Blonsky?- chiede -È ancora Abominio?-

-Sì, è ancora Abominio e dovrebbe essere qui intorno.-

            Betty ha appena finito di parlare che un uomo sbuca dall’altro lato della villa e vedendoli muta rapidamente in un gigante color smeraldo che li carica.

-Maledizione!- esclama Clay staccando un bottone dal polsino destro della camicia e scagliandolo contro la figura in arrivo.

            La successiva esplosione rallenta la corsa di Abominio ma non la ferma.

.-Tienti forte, bello.- dice Betty.

            Il suo corpo subisce un’ulteriore trasformazione: sulle spalle crescono rapidamente ampie ali piumate, le dita di mani e piedi diventano artigli che afferrano Quartermain sollevandolo come se fosse senza peso.

            Prima che Clay riesca ad adattarsi al nuovo sviluppo, lui e Betty si stanno già allontanando in volo.

 

            New Mexico, Stati Uniti, ieri. Bruce Banner guarda gli uomini e le donne davanti a lui e con voce calma dice:

-E questo è tutto, domande?-

-Non da parte mia.- risponde l’uomo volto devastato chiamato Prometeo -Non te la sei cavata male l’altra volta dopotutto.-

-Se si passa sopra al disastro con cui è terminata la sua leadership.- commenta Paride.

-Quello non fu colpa sua ma degli inganni di Agamennone.-[4] ribatte Ulisse -Tu hai la tendenza a dimenticare tutto quello che non ti fa comodo.-

-Che vuoi farci? È nella mia natura.- replica l’altro.

-Disse lo scorpione.- aggiunge, sarcastico Ettore.

-E sia, Banner…- continua Ulisse -… per il momento accetteremo la tua leadership ma sappi che ti terrò d’occhio.-

-È esattamente quello che mi aspetto da te.- ribatte l’Incredibile Hulk.

 

            Pentagono, Contea di Arlington, Virginia, oggi. Nel suo piccolo ufficio Thaddeus E. Ross, Thunderbolt per amici e nemici, Generale dell’Aviazione in congedo, attualmente consulente del Dipartimento della Difesa per i superumani riflette. Ha detto a Bruce Banner che Hulk non è più una sua priorità e non mentiva, ma questo non vuol dire che le loro strade non s’incroceranno più.

            Sul monitor del suo computer scorrono le immagini di uno scontro di recente a Francoforte, in Germania, tra un superumano identificato come Abominio ed una donna verde che ad un certo punto si è fatta crescere le ali ed è volata via portando con sé il suo avversario.[5]

            Normalmente Ross presterebbe scarsa attenzione ad eventi del genere avvenuti in un’altra nazione che non sembrano costituire una minaccia immediata per la sicurezza militare americana ma si dà il caso che lui conosca anche troppo bene la superumana che ha combattuto contro Abominio, anche se non ha la più pallida idea del perché si trovi in Germania.

            Aziona lo zoom ed avvicina sullo schermo quel volto familiare. Sa che è lei, non può sbagliare.

-Cosa ti ho fatto, Betty ?- mormora.

            Dal volto sullo schermo non arriva alcuna risposta.

 

 

4.

 

 

            A metà strada tra il New Mexico e lo Utah, oggi.  Il jet che sembra scivolare nell'aria rappresenta il meglio che gli ingegneri delle Firehart Enterprises sono state in grado di realizzare basandosi sul Quinjet dei Vendicatori. Ne esistono due esemplari al momento: il primo è il jet personale di Thomas Firehart, il secondo è stato generosamente ceduto al supergruppo principale, l'unico in verità, del Sud Ovest americano: i Rangers. La cosa non deve stupire troppo, visto che il leader dei Rangers, Puma, è in realtà Thomas Firehart che ora siede in una delle comode poltrone osservando le notizie su un monitor.

-Cosa sappiamo esattamente del tizio che stiamo cercando?- chiede Victoria Starr, alias Shooting Star. Seduta davanti a lui -Si tratta di un superumano, giusto?-

-Presumibilmente un gammairradiato.- risponde, cupo, Puma -Le mie fonti nella Polizia e nel F.B.S.A. ne sembrano convinte.-

<<Anche i miei contatti allo S.H.I.E.L.D. lo confermano.>> interviene Texas Twister dalla cabina di pilotaggio.

-Stiamo per affrontare Hulk un'altra volta?- chiede Red Wolf.

-Non può essere lui.- replica Firebird -Non è un assassino e certamente non un serial killer, ne sono sicura.-

-Concordo con Bonita.- aggiunge Phantom Rider -E mi chiedo se noi tutti siamo in grado di affrontare una minaccia simile.-

<<Freddo ai piedi, Bilagáana?>>[6] lo canzona Aquila Americana anche lui in cabina di pilotaggio.

-Non sono così stupido da sottovalutare un Hulk.- ribatte Hamilton Slade.

-Non è affatto mia intenzione.- ribatte Puma -Ma ti assicuro che scoveremo questo tizio. Corvo Nero può farlo e lo farà.-

-Solo lui può riuscirci.- ammette Red Wolf.

<<Gente, allacciate le cinture.>> annuncia Texas Twister <<Stiamo per atterrare a Salt Lake City.>>

 

            Villa di Tiberio Ranno, Costa Azzurra, Francia, ieri. L'uomo che si fa chiamare Tiberio Ranno ma che in realtà è Tyrannus, il semi-immortale e crudele governante di un regno sotterraneo, si rialza e si guarda intorno.

-Quella Betty picchia davvero forte.- commenta con un sorrisetto -Quel suo pugno ha quasi rovinato il mio bel profilo.-

            Sale la scala e dal sotterraneo risale all'aperto dove lo attende un gigante color smeraldo.

-Sono scappati.- dice semplicemente quest'ultimo.

-Non è il caso di preoccuparcene adesso.- ribatte Tyrannus -Proseguiamo con il nostro programma.-

-A quest'ora Quartermain saprà già tutto.- replica Abominio.

            Tyrannus sorride divertito e replica.

-Non tutto... non proprio tutto.-

 

            Salt Lake City, Utah, oggi. Il suo nome è Pratt ed è un Agente Speciale del F.B.S.A. ed è nella sede locale di quell'agenzia federale che si trova adesso.

            Sullo schermo davanti a lui scorrono ad impressionante velocità dei dati che sarebbero comunque pressoché incomprensibili per chiunque non sia uno scienziato. Il programma che ha lanciato sta esaminando i residui organici trovati sulla scena dell'ultimo massacro comparandoli con quelli di chiunque si trovi in un qualunque database della Nazione.

            Anche se la sua firma energetica non corrisponde a quella di nessun soggetto gammairradiato conosciuto, c'è sempre la possibilità che il misterioso serial killer abbia almeno ottenuto una patente da qualche parte e che i residui di DNA trovati sul luogo del crimine siano sufficienti per un'identificazione. A Pratt non piace molto l'idea che ci sia in giro un serial killer superumano di cui non si sa nulla e al suo capo piacerà ancora meno.

            A proposito del suo capo... è proprio lui che lo sta chiamando sul suo telefono cellulare riservato. Bel tempismo. Con un sospiro Pratt risponde:

-Signore... sì, siamo qui secondo gli ordini. Sandra... l'Agente Verdugo è dal Medico Legale adesso con quel Detective locale.-

<<Non sottovaluti Jacob Raven, Pratt.>> replica l'uomo dall'altra parte <<È tenace e determinato. Gli offrirei un posto nella nostra squadra se non fossi certo che lo rifiuterebbe. Collaborate con lui ma senza dirgli troppo.>>

-È quello che faccio sempre.- replica Pratt con un sogghigno.

<<Ora pensi alla missione: trovate quello schifoso assassino ed eliminatelo.>>

-Con molto piacere.-

            Un “ping” richiama l'attenzione di Pratt. La ricerca è finita.

-Ah! Questo sì che è interessante.- commenta guardando lo schermo.

 

 

5.

 

 

            Da qualche parte negli Stati Uniti o forse altrove, oggi. Carmilla Black è una giovane donna che dimostra a malapena 18 anni e non è un'adolescente qualunque. Il nome registrato sul suo certificato di nascita originale è Thasanee Rappaccini. Sua madre, la Dottoressa Monica Rappaccini, è una chimica di fama internazionale, attualmente più nota come capo dell'organizzazione terroristica nota come A.I.D. ovvero Advanced Idea of Destruction, scissasi dal più noto A.I.M. acronimo di Advanced Idea Mechanics. Quanto a suo padre, come ha scoperto recentemente, è nientemeno che Bruce Banner, l'Incredibile Hulk,

            Con genitori simili, Carmilla, come è stata chiamata dai genitori adottivi dopo che sua madre l'ha abbandonata alla nascita, non avrebbe potuto avere una vita normale. A sua insaputa è diventata una cavia di un esperimento di sua madre che l'ha dotata di superpoteri tra cui l'immunità a veleni, virus e simili e la capacità di secernere scariche velenose dal braccio sinistro. La Dottoressa Rappaccini l'ha arruolata a forza nella sua organizzazione, le ha dato un costume attillato, una maschera e un nome in codice, Scorpia, Quello che ignorava ed ignora tuttora, però, è che la sua ritrovata figlia aveva già fatto un patto con qualcun altro, lo stesso con cui sta comunicando in questo momento tramite una connessione protetta,

-Comincio ad essere stanca, Colonnello.- dice.

<<Resisti ancora un po', ragazza.>> le risponde Nick Fury <<Le informazioni che ci stai fornendo sull'A.I.D. e su tua madre sono molto preziose. Devi continuare a recitare la parte della figlia devota ancora per un po'. Intanto sono contento di sapere che sei stata curata.>>[7]

-Merito anche di mio padre.-

<<Già, immagino che sia stato uno shock per te scoprire chi era.>>

-Preferisco non parlarne,-

<<Ti capisco. Ora ascolta: abbiamo un'occasione d'oro e sta a te sfruttarla al meglio.>>

            Dopo aver ascoltato le istruzioni di Fury, Carmilla si ferma a riflettere ma improvvisamente la sua concentrazione è rotta da una voce fuori dalla porta della sua stanza:

-Agente Scorpia...-

            Con un movimento rapido la ragazza si copre la metà inferiore del volto con una specie di fazzoletto e va ad aprire la porta.,

            Come quelli dell'A.I.M., anche i membri dell'A.I.D., posseggono un Q.I. elevatissimo, sono praticamente dei geni, anche se quel genio è rivolto solo alla progettazione e realizzazione di strumenti di distruzione di massa. Dall'A.I.M. hanno anche preso il discutibile gusto per le uniformi, identiche a parte che sono di colore nero.

-Che succede?- chiede Carmilla all'uomo davanti a lei.

-La Dottoressa Rappaccini è stata catturata, presumibilmente dagli stessi misteriosi agenti che hanno già rovinato alcune nostre operazioni in passato.-[8]

-Avrebbe dovuto saperlo che non era prudente fidarsi del Dottor Destino ed andare da lui praticamente da sola.- commenta la ragazza.

-La Dottoressa aveva previsto quest'eventualità. Sai cosa fare, vero?-

-Ovviamente. Preparate quel che mi serve. Sarò io a liberarla.-

                                                                                                

            Salt Lake City, Utah, oggi. La capitale dello Utah non è molto abituata a veder passeggiare per le sue strade dei supereroi e così l'arrivo dei Rangers attira inevitabilmente l'attenzione.

-Se volevi discrezione, Puma, hai scelto il modo sbagliato.- commenta Phantom Rider.

-Quel che voglio è che il nostro bersaglio sappia che lo stiamo sfidando e risponda alla sfida.- ribatte Puma.

-E credi che sarà così stupido da farlo?- replica Texas Twister.

-Io credo di sì: è arrogante, sempre più sicuro di sé ed è solo questione di tempo perché decida di godersi le luci della ribalta. Il nostro arrivo accelererà i tempi.-

-Spero che tu abbia ragione.- interviene Firebird -Perché questo mostro ha già ucciso troppa gente.-

-Pienamente d'accordo Miss...-

            A parlare è stato Jacob Raven con al suo fianco l'Agente Verdugo. Nessuno dei due ha un'aria particolarmente allegra.

            I Rangers si fermano. Gli occhi dei maschi si fissano sulla donna succintamente vestita che sfoggia alla cintura un distintivo. Firebird fa una smorfia di disapprovazione e Shooting Starr sferra una gomitata ad un imbambolato Texas Twister.

-Voi siete gli investigatori che seguono il caso, giusto?- chiede Puma -Siamo qui per dare una mano.-

-Credo che possiamo cavarcela da soli, grazie.- replica Sandra Verdugo.

            Puma si lascia sfuggire una specie di ringhio poi ribatte.

-Non ne sia così sicura, Agente. Noi abbiamo risorse che nemmeno immaginate.-

-Vorrei vederle in azione.-

-Sarà accontentata presto, glielo assicuro.-

 

            Salt Lake City, Utah, oggi. Lo chiamano Corvo Nero ed è uno sciamano dotato di vasti poteri, gli stessi che lo hanno condotto in un quartiere periferico della città.

            Il Male ha un odore unico o una vibrazione particolare, se preferite, e c'è chi è in grado di percepirlo. Corvo Nero è uno di coloro che sono dotati di questa capacità assieme a molte altre.

            Si guarda intorno e mormora:

-È qui, lo sento.-

-Bella scoperta- dice una voce alle sue spalle.

            Corvo Nero si volta e vede un uomo la cui figura diventa sempre più grande mentre la sua pelle assume un colore bluastro voce cambia tonalità:

-Mi piace quando le prede vengono da me.-

            Un pugno parte troppo veloce perché chiunque possa evitarlo.

 

 

CONTINUA

 

 

NOTE DELL'AUTORE

 

 

            In realtà c'è molto poco da dire su quest'episodio.

1)     Sorpresi e confusi dal comportamento di Betty Ross? Non avete ancora visto nulla. -_^

2)     Se non conoscete i Rangers, peggio per voi. Creati da Bill Mantlo & Sal Buscema su Incredible Hulk Vol. 1° #265 datato novembre 1981 e sono stati protagonisti di una serie scritta per noi da Valerio Pastore. Di loro e dei singoli membri del gruppo parleremo nel prossimo episodio dove...

… arriva anche Hulk e le cose si fanno calde per tutti mentre l'identità del nostro serial killer è finalmente rivelata, i piani di Tyrannus diventano più chiari ed altro ancora.

 

 

Carlo.

 



[1] Con tante scuse a D.H. Lawrence. -_^

[2] Nello scorso episodio

[3] Chief Executive Officer.

[4] Su Incredible Hulk Vol. 2#424/426 (In Italia su Devil & Hulk #29/30).

[5] Tre episodi fa.

[6] Uomo Bianco in lingua Navajo.

[7] Come visto nell'episodio #28.

[8] Ovvero i Vendicatori Segreti, come visto, di tutti i posti, su  Destino #20.